Il 1984 può essere considerato un anno transitorio nella nostra auto…biografia, ma è comunque carico di eventi e di importanza per il futuro… Il 2 gennaio arrivarono le targhe della new entry che andava a prendere il posto lasciato dalla Delta. BS840387. Se le targhe alle volte hanno dei contenuti simbolici, qui avevamo: l’anno ‘84, era la mia 3^ vettura e l’87 è l’ultimo anno che mio padre la userà per lavoro, ritirandosi poi in pensione. Questa Ascona C 1.6 S luxus 5m 90 cavalli fu la prima Opel che mi ordinai in prima persona. Per gli appassionati Opel ecco alcuni dati : modello 87244, colore Helios Blue (22); codice vernice E 201; interno Grey (25). Accessori montati in fabbrica : computer di bordo; sospensioni posteriori regolabili ad aria; apertura elettromagnetica cofano bagagli; cinture di sicurezza posteriori. L’Ascona, ordinata il 14 settembre 1983, era arrivata a tempo di record e mi fu consegnata il 19 ottobre in Saigarage. Telaio 87E1064981. Numero chiave H 1218. Tra le gradite sorprese ricevetti la vettura con il rivestimento fonoassorbente nel vano motore ( come sulle Ascona Diesel ). Per cercare di renderla più vicina alla 1.6 “berlina”, che era il mio punto di riferimento, ma uscita di produzione, operai anche altre modifiche nell’attesa dell’immatricolazione. Tra queste: sostituzione dei pneumatici 165 sr 13 con i 185/70 sr 13 sempre Goodyear Grand Prix S; ordinati i poggiatesta posteriori, che tarderanno ad arrivare e li monteremo a fine gennaio ’84; montato lo specchietto retrovisore esterno destro ( dopo averlo messo sulla Delta non riuscivo a farne a meno ); ordinato l’interruttore per i fendinebbia e montati due fendinebbia Bosch bianchi; naturalmente messo un antifurto completo Mach senza chiusura centralizzata (errore… ); sostituiti i braccioli delle portiere anteriori con quelli della versione SR e, visto che me la regalarono sostituita la S sul cofano del baule con la sigla SR. L’impianto stereo, che utilizzava l’autoradio, l’amplificatore ed i due tweeter anteriori della Delta, veniva integrato con due altoparlanti grandi che venivano montati sul lunotto posteriore e due altoparlanti nella predisposizione originale nel cruscotto anteriore. Una bella antenna elettrica cromata posteriore completava l’impianto. Il classico clacson Opel veniva integrato dalle potenti trombe GONG della Fiamm.
Domenica 15 gennaio, in occasione del pranzo per festeggiare il compleanno di mia suocera ( che compie gli anni l’11 gennaio ), si decise, vista la bella giornata, di effettuare un’uscita pomeridiana a Tremosine (BS) sul lago di Garda , dove vediamo, nella prima foto all’Ascona, la mancanza ancora dei poggiatesta posteriori.
Nella stessa giornata i miei genitori con la Kadett C si recavano a Polpenazze (BS) per una visita alla zia di mio padre, Genoveffa. Da segnalare, come Concessionaria, come l’inizio del 1984 vide l’immatricolazione programmata di tante Ascona C, per lo più diesel, ed il rientro di numerose Ascona A e B. Inoltre nel gennaio 1984 le vendite furono superiori del 50% rispetto al gennaio 1983, soprattutto per merito della Corsa A e dell’Ascona. Il tutto mentre la benzina era ancora rincarata toccando quota 1300 lire per la Super. Novità anche sul fronte dell’auto aziendale. Avendo venduto l’Ascona B rosso arancio, mi venne affidata per la vendita un’Ascona B “berlina”, sempre 2.0 D, blu zaffiro, del 1980 a cui era appena stata rifatta la testa. Con questa Ascona B feci un incontro ravvicinato con una “ottosimpianta” che mi entrò decisa nella portiera anteriore destra.
Sabato 10 Marzo, per festeggiare il mio compleanno, uscita a Gardone Riviera, vicino alla chiesa dove ci eravamo sposati e foto all’Ascona che ora si vede finita con i poggiatesta posteriori montati. Chi ci legge dalla prima puntata sa che il Virgilio della nostra storia è l’inventore e creatore di Quattroruote, Gianni Mazzocchi. Sul numero di aprile 1984 ho trovato in uno dei suoi ultimi redazionali alcune frasi che a distanza di quasi 30 anni sono ancora di un’ attualità imbarazzante e le condivido con voi. Scrive Mazzocchi :
“I nostri uomini di Governo pensino pure ai loro interessi (tanto chi potrebbe impedirglielo?), ma non disattendano i nostri. Distratti dagli agi o indeboliti dalle lotte interne potrebbero non avere più niente per aver voluto troppo. Roma non venne sopraffatta dai Galli quando questi arrivarono in Campidoglio, ma cominciò a morire quando, pur essendo un immenso impero, non ebbe più la forza e il coraggio di difendersi. Noi abbiamo ancora straordinarie risorse umane e materiali. Troviamo, dunque, questo coraggio di reagire. Trovandolo, tornando tutti a fare il nostro dovere, difenderemo meglio quella libertà che ci siamo guadagnata e che l’automobile ha reso ancora più grande”.
Ai primi di aprile vendetti l’Ascona B zaffiro e presi come vettura aziendale, una bella Rekord 2.3 Diesel standard di colore avorio, del 1979. Cominciai inoltre in quel periodo la collaborazione amatoriale, come tecnico del suono, per la compagnia teatrale “ Il Ventaglio ” diretta dal mio amico ed ex direttore artistico di Brescia Telenord Costanzo Gatta. In repertorio al momento due spettacoli : “Prova sull’Isola”, un saggio sugli anni di piombo italiani e “ Il Circo del Mondo “, un’analisi degli aspetti della vita visti come in uno spettacolo circense. La Rekord si inserì perfettamente nel ruolo con il suo ampio baule per poter portare, con classe, le mie apparecchiature sonore. Domenica 15 aprile ci recammo con l’Ascona 16 “SR” a Rozzano, alla Domus, in occasione del “mercato delle speciali”, che ogni mese Quattroruote organizzava con mostra scambio di privati e possibilità di visita alla collezione privata del Museo di Quattroruote. Nel pomeriggio, dopo una visita a zii di mia moglie in Rozzano, cogliemmo l’occasione per una veloce visita alla sempre bella Certosa di Pavia, che la mia metà non aveva ancora visitato.
Domenica 22 aprile, Pasqua, andammo a trovare la zia Francesca, omonima di mia moglie, che faceva la perpetua al parroco della chiesa di Iseo e non mi lasciai sfuggire l’occasione per due belle foto nei giardini della canonica con l’Ascona.
Lunedì di pasquetta fu invece impegnato per l’organizzazione della partenza per Belluno ove, come compagnia teatrale, avremmo portato in scena “ Il Circo del Mondo “. Avevo procurato, per il trasporto delle scene, un Ford Transit di un amico elettricista. Solo che ci accorgemmo lunedì, nel caricarlo, che il tagliandino dell’assicurazione era scaduto. Passai così la giornata nel cercare di rintracciare l’amico e la sua segretaria per sapere se l’assicurazione c’era e dove fosse il tagliandino. Questione risolta in tarda serata e quindi missione Belluno eseguita con successo e Rekord che riscosse grandi apprezzamenti, per spazio e confort. Ricevemmo in azienda in quei giorni una bellissima notizia. La nostra filiale aveva vinto uno dei viaggi premio per quattro persone, che la General Motors aveva messo in palio a favore delle concessionarie che avevano venduto il maggior numero di Opel Corsa A nel 1983. Si trattava in realtà di due viaggi per due persone, ma con lungimiranza il nostro procuratore di filiale propose che, visto che eravamo in quattro come forza vendite ( + il capo vendite ), sarebbe stato bello e valido, anche dal punto di vista di “fare squadra”, che andassimo noi quattro, lasciando a casa mogli e fidanzate. Nel frattempo avevo venduto la Rekord Diesel e presi una Ascona C 1.6 D 4 porte standard, di colore beige, del 1982, 4 marce, molto in ordine e parsimoniosa come consumo.
Così il 24 maggio ci imbarcavamo con la Iberia per Madrid, destinazione visita allo stabilimento Opel di Saragoza.
Devo dirvi che noi quattro colleghi della filiale di Brescia del Saigarage ci chiamavano i “quattro moschettieri” perché eravamo un gruppo affiatato ed armonico e questo viaggio fu sicuramente rafforzante di un’amicizia che dura a distanza di anni anche se ormai siamo separati da percorsi diversi.
Come sapete, all’interno degli stabilimenti non si può fotografare, ma alcuni scatti li ho rapiti e ve li elargisco sapendo di fare la gioia degli appassionati.
Per gli aneddoti di viaggio, uno ve lo racconto. L’ultima sera, sabato 26 maggio, era in programma la cena presso il Cabaret “La Scala” di Madrid con pasteggio a champagne e balletti delle fascinose ballerine con le poppe al vento.
Per l’occasione mi ero portato il vestito del matrimonio utilizzato un anno prima e non più messo da allora. La sorpresa fu, nell’indossarlo, che il bottone dei pantaloni non si ricongiungeva alla sua asola…. Avevo messo qualche chilo in essere e dovetti sdraiarmi sul letto per poterli allacciare. Questo è anche il matrimonio….
Per le ferie estive tornammo a Rivazzurra di Rimini alla nostra pensione “Il Villino” di via Sobrero 38. Lessi su un quotidiano di annunci che il Garage Dante ( officina autorizzata Opel ) di Riccione aveva in vendita una Maserati Biturbo del 1983. Non persi l’occasione per andare a vederla… Mi rendevo sempre più conto che quella era la mia auto, ma non era ancora il momento…. Però mi si accese una lucina che riportava il seguente ragionamento… Mio padre con il 1984 terminava l’ammortamento della Kadett C. Quindi avrebbe dovuto valutare di cambiarla non tanto per ragioni tecniche, quanto per ragioni di convenienza fiscale. Allora pensai che si poteva dare a mio padre l’Ascona 1600 “SR”, che tra l’altro aveva le sospensioni posteriori regolabili, ottime per il carico del campionario ed io potevo tenere la Kadett C in “attesa di eventi “. Al momento la mia idea venne non bocciata, ma non presa in considerazione… Tornati dal mare vendetti anche l’Ascona 1.6 D e presi una vettura che avevo ritirato in permuta da un collega di mio padre.
Si trattava di un’Ascona C 1,6 S “berlina” del gennaio 1983 che avevo ritirato in permuta su una Manta 2.0 GTE argento. Anzi, rammento che quel giorno di luglio in cui avevo venduto l’unica Manta 2.0 GTE argento che avevamo in salone, anche il mio collega Stefano l’aveva venduta in contemporanea e dovemmo andarne a prendere un’altra, dalla filiale di Genova. Questa Ascona 1,6 S “berlina” mi fece un po’ tribulare all’inizio fino a quando non si decise di cambiare i cablaggi delle candele. Dopo questo intervento la vettura andò alla perfezione e la vendetti prima di ferragosto ad un cliente della bassa bresciana.
In quel momento avevamo poco usato in casa ed allora mi affidarono una Corsa 1,3 SR che avevamo appena immatricolato e che durante la pausa di ferie di agosto usammo anche per fare un pic nic nel parmense. A settembre ci fu il battesimo del primogenito di mia cugina Fabrizia, figlia dello zio Attilio.
In una foto che ritrae mia mamma ( a destra ) e la zia Franca si vedono sullo sfondo la Delta della zia e la Kadett A di mio fratello.
Sempre in settembre venne presentata la nuova Kadett E, commercializzata da ottobre, vettura di grande successo e che rispetto alla Kadett D fece avvicinare ad Opel una nuova clientela, attratta dalla linea e dall’immagine di affidabilità che Opel portava con sè. Non per niente fu poi eletta “ auto dell’anno 1985 “.
Il 24 ottobre veniva a mancare Gianni Mazzocchi, editore e direttore di Quattroruote, da lui fondata il 1° febbraio 1956: “Voglio che l’auto diventi per tutti un mezzo per vivere meglio”. Mi mancheranno i suoi commenti e giudizi pungenti, ma sempre permeati di quella passione che ci onoriamo di portare avanti…
In ottobre vi fu anche un incontro ecumenico presso l’Abbazia di Maguzzano (BS) ove sullo sfondo si vede sempre la Delta degli zii. ( nella foto lo zio Luciano al centro )
A novembre si tenne il 1° Salone dell’Automobile di Torino (14 – 25 novembre ) allestito nei nuovi padiglioni del Lingotto per una superficie coperta di 28.000 metri quadrati..
Il collega Piero ed io, dovendo andare a riconsegnare alla S.A.I.E di Torino una Kadett GTE argento, dopo esserci fatti uno stupendo risotto alle fragole, passammo il pomeriggio in visita al salone dove rimasi affascinato dal restyling della Maserati Biturbo con i nuovi cerchi ( non approvai che avevano tolto i poggiatesta posteriori e le cinture di sicurezza posteriori ) e la nuova versione Spyder di Zagato
Notare in questa Biturbo Spyder lo spoiler anteriore antracite ed i cerchi con finitura del colore della carrozzeria. Nella produzione di serie, lo spoiler poi sarà del colore della carrozzeria ed i cerchi, prodotti dalle Fonderie Maifrini anodizzati antracite. I fendinebbia saranno optional.
Sarà stata la visione del Biturbo al Salone di Torino, sta di fatto che con valide argomentazioni tornai a proporre la permuta Ascona – Kadett C, poggiando su valide soluzioni economiche e di valutazione generosa della Kadett tali che, in considerazione che l’Ascona aveva 4.000 km e, voi mi conoscete, l’auto era meglio che nuova, oltre alla sua esclusività di allestimento si decise per lo scambio, ove io recuperavo un po’ di capitale e mi portavo a casa per la prima volta la Kadett C. Prima di fare lo scambio, mandai la Kadett C in carrozzeria per una lucidatura e la eliminazione di un paio di graffietti. Una domenica mattina di dicembre facemmo lo scambio.
Il 1984 si chiude invece, come auto aziendale, con una stupenda Opel Rekord 2.3 D “ berlina” cosmo blu con interno in vellutino blu e, cosa di cui ho un bel ricordo,… cambio automatico. In quell’inverno imparai di non aspettare di andare in riserva con le vetture a gasolio, in quanto se ghiaccia, la componente acquosa che potrebbe esserci nel gasolio blocca l’accensione e queste vetture non avevano lo spurgo automatico, quindi oltre a fare gasolio era necessaria l’assistenza di un meccanico.
Si avvicinava un evento storico, per me, ma questo sarà il tema della puntata dedicata al 1985.
Carlo Carugati
Continua..